Amministrativamente il territorio della Repubblica Italiana è diviso in venti regioni.
- 8 regioni settentrionali: il Piemonte (Torino), la Val d’Aosta (Aosta), la Lombardia (Milano), il Trentino-Alto Adige (Trento e Bolzano), il Veneto (Venezia), il Friuli-Venezia Giulia (Trieste), l’Emilia-Romagna (Bologna), la Liguria (Genova);
- 6 regioni centrali: la Toscana (Firenze), l’Umbria (Perugia), le Marche (Ancona), l’Abruzzo (l’Aquila), il Molise (Campobasso), il Lazio (Roma);
- 4 regioni meridionali: la Campania (Napoli), la Puglia (Bari), la Basilicata (Potenza), la Calabria (Catanzaro);
- 2 regioni insulari: la Sicilia, la Sardegna.
Ogni regione ha il suo Consiglio Regionale che è eletto ogni cinque anni. Le regioni sono enti autonomi che hanno poteri e funzioni propri: sono p.es. responsabili dell’ordinamento interno, della polizia locale, delle fiere e dei mercati, dell’istruzione artigiana e professionale, dell’assistenza scolastica, dei musei e delle biblioteche, dei servizi pubblici regionali.
Cinque regioni italiane sono dotate di uno statuto speciale, approvato dal Parlamento conlegge costituzionale: la Sicilia, la Sardegna, la Valle d'Aosta, il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia.
Ogni regione è divisa in province (in tutto 110), che sono governate da Consigli Provinciali. Ogni provincia comprende più comuni (un totale di 8101). I comuni sono governati da sindacati. Cinque delle regioni sono a statuto speciale: la Valle d’Aosta, il Trentino-Alto Adige, il Friuli-Venezia Giulia, la Sicilia e la Sardegna.
Grazie allo sviluppo industriale e commerciale e alla fertilità del suolo le regioni settentrionali sono le più ricche e popolose. Il Piemonte, la più occidentale delle regioni italiane, ha un elevato livello economico e sociale. Soprattutto in provincia di Torino con il complesso FIAT sono nate tante industrie complementari come quelle metallurgiche, dei cuscinetti a sfera, della gomma e degli accessori.
In Valle d’Aosta c’è un clima di tipo alpino con inverni molto freddi perciò anche in Valle d’Aosta (come in Piemonte) il turismo è molto importante grazie alle sue stazioni sciistiche.
La Lombardia è la regione più popolata ed economicamente più importante d’Italia.
Il Trentino-Alto Adige è diviso nelle province di Trento e di Bolzano. Questa regione ha uno speciale statuto autonomo fin dal secondo dopoguerra. Questo statuto è necessario perché c’è una grande minoranza di lingua tedesca. Grazie a questo statuto il bilinguismo italo-tedesco si trova p.es. nell’insegnamento scolastico, o negli atti amministrativi. L’attività più fiorente del Trentino-Alto Adige è il turismo, italiano e straniero. E non dimentichiamo i vini famosi, soprattutto quelli rossi, che sono prodotti in questa regione.
L’Emilia-Romagna è una delle regioni agricole più ricche dell’Italia. Ma anche l’industria è molto importante: si producono automobili, motocicli e macchine agricole. Specialmente a Ravenna ci sono molte industrie petrolifere e petrol-chimiche. Grazie alle numerose stazioni balneari lungo la costa adriatica il turismo occupa un posto importantissimo nell’economia dell’Emilia-Romagna.
Il capoluogo dell’Emilia-Romagna è Bologna, un importante centro commerciale e industriale. A Bologna si trova anche l’università più antica d’Europa.
Il Friuli-Venezia Giulia è la regione che si trova più a est ed è chiusa fra le Alpi e l’Adriatico. Il capoluogo della regione è Trieste. Il porto di Trieste è centro di importanti scambi commerciali fra l’Italia e l’Oriente. La regione ha, dal 1963, uno speciale statuto di autonomia perché in questa regione ci sono numerosi abitanti di lingua ladina e slovena.
Il Friuli-Venezia Giulia è una regione soprattutto agricola, ma anche l’industria è molto importante: l’industria pesante si trova nelle zone di Trieste, Monfalcone e Pordenone.
L’Istituto nazionale di statistica ha domandato agli italiani in quale regione italiana vorrebbero vivere. Le risposte mettono in evidenza due cose: c’è la tendenza a lasciare le grandi città industriali per andare ad abitare in zone più piccole e tranquille; certi luoghi comuni continuano a sopravvivere.
La regione più amata è la Toscana: gli italiani amano questa regione per il suo patrimonio artistico e soprattutto per la bellezza del suo paesaggio, fatto di colline, di montagne e di mare.
Subito dopo arriva l’Emilia-Romagna: è una regione ricca ma non caotica, dove è facile trovare lavoro e dove la gente è cordiale, simpatica e molto disponibile verso chi viene da fuori.
Al terzo posto c’è la Liguria: ha molte bellezze naturali, un certo benessere economico e c’è poca criminalità.
Roma e il Lazio: la capitale attira e spaventa nello stesso tempo: è piena di vita e di bellissimi monumenti, ma è anche sporca, rumorosa e molti dei suoi più antichi quartieri si rovinano sempre di più.
Le regioni del Sud occupano gli ultimi posti. Anche in questo caso i luoghi comuni hanno un ruolo molto importante. Luoghi comuni che talvolta sono veri: parlare agli italiani di Campagna, Sicilia o Calabria significa parlare di camorra, mafia e sequestri di persona. E anche i meridionali si criticano tra loro: i calabresi non vogliono vivere in Sicilia, i campani e i pugliesi non vogliono abitare in Calabria. Insomma, chi è contento di vivere dove attualmente vive? Solo i toscani e i romani. Forse questa affermazione conferma un po’ l’orgoglio tipico dei fiorentini e l’amore dei romani per la propria città, che per tanti secoli è stata la regina del mondo.
Le regioni più piccole, come la Basilicata e il Molise, non sono molto amate perché molta gente pensa che siano culturalmente ed economicamente in ritardo.
Glossario
Consiglio Regionale m. – региональный совет
Ente m. – орган
Poteri m. pl. – полномочия
Ordinamento m. – указ
Artigiano – ремесленный
Cuscinetto a sfera m. – шарикоподшипник
Petrolifero m. – богатый нефтью
Stazione balneare f. – морской курорт
Sopravvivere – переживать, жить дольше других
Criminalità f. – преступность
Esercizi
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