Uomini e donne: attività e divergenze
L'Italia non è un paese per donne, a meno che non decidano di fare le casalinghe a tempo pieno. A guardare le statistiche che rivelano un aumento della partecipazione al mercato del lavoro, si potrebbe pensare il contrario, ma i dati stessi mettono in evidenza un dato incontrovertibile: una donna su due non lavora. Le colpe sono diffuse, certo, ma le responsabilità maggiori sono da rintracciare in un sistema che ha sempre cercato di escludere le quote rosa, tanto che spesso le donne sono costrette a scegliere tra carriera e famiglia.
Un percorso di miglioramento è però iniziato. Sul fronte salariale la distanza tra uomini e donne si sta progressivamente accorciando e le donne entrano con più peso nei consigli di amministrazione delle società quotate. Però purtroppo le lavoratrici ancora pagano dazio quando si tratta di monetizzare la loro professionalità in busta paga: in media, in Italia, le donne guadagnano il 10,9% in meno dei colleghi maschi. La disparità più elevata si trova nel settore della finanza, mentre nel campo dell’architettura – arredamento le donne guadagnano in media più degli uomini, anche se la presenza femminile è molto bassa (non supera mai il 30%).
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